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Agevolazione Prima CasaDue anni di tempo per mantenere l’agevolazione “prima casa”

16 Gennaio 2025

Si tratta delle modifiche alla normativa sull’agevolazione “prima casa” introdotte dalla legge di Bilancio 2025, in vigore dal 1° gennaio 2025. ​

La principale novità è l’estensione da uno a due anni del periodo entro il quale chi acquista una nuova abitazione con l’agevolazione “prima casa” deve vendere o donare la casa preposseduta per mantenere il beneficio fiscale. ​

Questo beneficio include la riduzione dell’Iva dal 10% al 4% e dell’imposta di registro dal 9% al 2%, o imposte ipotecarie e catastali fisse a 200 euro in caso di successione ereditaria. ​

Per ottenere l’agevolazione, l’abitazione non deve essere di lusso, l’acquirente deve essere residente o lavorare/studiare nel Comune dell’abitazione, e non deve possedere altre abitazioni nel Comune o in Italia acquistate con l’agevolazione “prima casa”.

La possibilità di alienazione postuma riguarda solo le abitazioni acquistate con l’agevolazione “prima casa” e non si applica se si possiede un’altra abitazione nello stesso Comune, che deve essere alienata prima del nuovo acquisto.

 

Quali sono i requisiti per beneficiare dell’agevolazione prima casa?

  1. L’abitazione acquistata non deve essere classificata nelle categorie catastali A/1 (appartamento di lusso), A/8 (villa) o A/9 (castello o palazzo monumentale). ​
  2. L’acquirente deve essere residente nel Comune dove si trova l’abitazione acquistata, oppure deve svolgere la sua attività di lavoro o di studio in tale Comune. ​
  3. L’acquirente non deve essere titolare esclusivo (o in comunione con il coniuge) dei diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di un’altra casa situata nel Comune in cui si trova l’abitazione acquistata con l’agevolazione. ​
  4. L’acquirente non deve essere titolare, neppure per quote, su tutto il territorio nazionale, dei diritti di proprietà, usufrutto, uso, abitazione e nuda proprietà di un’altra casa acquistata con l’agevolazione “prima casa”. ​

Inoltre, la normativa consente che la situazione di “impossidenza” possa essere raggiunta anche successivamente al nuovo acquisto, vendendo o donando la casa preposseduta entro due anni dal nuovo acquisto, a partire dal 1° gennaio 2025.

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